VIGNETTE OVVERO L’ELABORAZIONE DEI MICRO-LUTTI QUOTIDIANI
Avviene ogni volta che suona la campanella dell’ultima ora. È lo strappo dalla connessione che per 5 ore mi ha tenuto collegato alle file di adolescenti seduti davanti a me. Una connessione razionale ma soprattutto emozionale, empatica e lo strappo ogni volta è un piccolo trauma, l’improvviso vuoto crea sempre uno scompenso, mi lascia scoperto, esposto emotivamente. Credo capiti a tutti gli insegnanti e ognuno col tempo riesce a trovare il modo per elaborare il micro-lutto quotidiano. Io l’ho trovato disegnando.
BdM nasce nello scorso millennio ai tempi delle cabine telefoniche.
Da bambino amava molto disegnare fino al brutto giorno in cui qualcuno gli ha detto che ormai tutto sarebbe stato fatto con il computer e BdM ci ha creduto, faccia di velluto. Non ha più disegnato, si è diplomato, laureato, concorsato ed è diventato prof(s).
Un bel giorno, tra relitti di floppy disk e registri polverosi, ha ritrovato il resto di una matita, una B2 spuntata.
Il bambino dentro si è risvegliato, ha ricominciato a schizzare su qualunque foglio capitasse a tiro e da allora non si è più fermato.
Adesso quando esce di casa porta sempre con sé un quadernino e un mozzico di B2 che sta tutta in una mano perché, come dice Nando il fratellino di Mafalda in una meravigliosa striscia di Quino, “non è incledibile quanta loba ci tta dentlo una matita”?